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Fibre

Vendita all’ingrosso tessuti di ogni tipo a Montemurlo e Prato

Tutti i prodotti commercializzati da Cambi Tessuti sono di produzione esclusivamente italiana, in particolare pratese. È proprio a Prato infatti, che vengono reperiti e lavorati i tessuti, di cotone, lana o in fibre sintetiche, i quali sono caratterizzati dall'inconfondibile impronta del Made in Italy, da sempre sinonimo di altissima qualità.

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Le caratteristiche della lana

La lana è una fibra tessile naturale che si ottiene dal vello di ovini (pecore e di alcuni tipi di capre), conigli e camelidi (cammelli, lama, vigogna, alpaca). Il prodotto ottenuto dalla tosatura di questi animali viene definito lana vergine.

La fibra, costituita da una sostanza proteica, la cheratina, ha una lunghezza tra i 2 e i 90 mm, ha una sezione circolare ed è rivestita esternamente da squame. Questa particolare fibra presenta inoltre numerose ondulazioni elastiche, che conferisce alla lana morbidezza, elasticità, igroscopicità e resistenza termica a secco, per via dell'aria trattenuta tra le fibre. 
Scarsa è invece la resistenza alle sollecitazioni meccaniche.

Rispetto alle altre fibre tessili, la lana ha bassissima tenacità (1,2-1,7 g/den), buon allungamento (30-50%), elevata igroscopicità e ottima resistenza a muffe e batteri, ma può essere attaccata dalle tarme.
La lana è una fibra calda al tatto e dotata di alta termocoibenza. Quest'ultima caratteristica fa sì che gli indumenti tessuti con la lana risultino più spessi, e che trattengano, di conseguenza, una maggiore quantità di aria.

Il calore provoca sulla fibra della lana la degradazione. Una prima degradazione che si manifesta con un impercettibile ingiallimento può iniziare intorno ai 70 °C, mentre a 130 °C inizia la vera e propria decomposizione e a 170 °C si sviluppa l'ammoniaca. 
Tuttavia, la lana può rimanere esposta per brevi tempi, senza soffrire degradazione, anche a una temperatura di 200 °C.

La lana è relativamente resistente alla fiamma e, bruciando, sviluppa un odore simile all'osso bruciato contemporaneamente alla formazione di piccoli grani neri che, se toccati, si polverizzano. La lana è dotata anche di termoplasticità.
Il tessuto di lana isola efficacemente dal freddo e dal caldo: alcune popolazioni africane la usano infatti durante il giorno per ripararsi dal caldo, mentre la sera per sopportare le temperature più basse.

Tra i tipi di lana più importanti è da menzionare la lana cotta, un tipo di stoffa simile al feltro o al panno che non è propriamente considerata un tessuto.
La lana cotta viene ottenuta infeltrendo una pezza (realizzata con la lavorazione a maglia di filato di lana) mediante follatura, che ne causa il restringimento fino al 30%. 
Il risultato è una stoffa pesante, molto spessa, calda e compatta, che viene impiegata principalmente per la confezione di abbigliamento invernale, pantofole e berretti. 
Differisce dal feltro (composto solamente di lana cardata) poiché viene realizzato con lana cardata e filata e dal panno, che subisce identico trattamento di follatura.

Caratteristiche e proprietà delle viscose

La viscosa, nelle varie forme e varietà, rappresenta circa il 14% delle fibre artificiali prodotte dall'industria.

Questo tipo di prodotto è ottenuto dalla polpa di legno degli alberi (ma anche dal cotone e dalla paglia) che viene trattata con una soluzione di soda caustica (NaOH), a cui va aggiunto solfuro di carbonio (CS2) che va a formare xantogenato di cellulosa. Il composto ottenuto viene poi ulteriormente disciolto in altra soda caustica.

La viscosa, tessuto sintetico che imita la morbidezza delle fibre vegetali, è caratterizzata da una lucentezza serica, caratteristica per cui veniva un tempo anche chiamata "seta artificiale". 

Il lino naturale

Il lino è una fibra composta e ricavata dalla pianta Linum Usitatissimum, la quale è composta per circa il 70% da cellulosa.

Le fibre del lino sono contenute nella parte interna della corteccia, che viene comunemente chiamata tiglio. Per ricavarla si utilizzano gli steli essiccati, i quali vengono sottoposti a un processo di macerazione della durata di qualche giorno in bacini d'acqua. Il metodo più rapido prevede invece l'impiego del vapore acqueo o di speciali batteri. 
Questi trattamenti facilitano la decomposizione delle sostanze che legano tra loro le fibre, facendo sì che si dissolvano e si liberino.

Il cotone

La fibra di cotone si ricava dalla bambagia che avvolge i semi delle piante del genere Gossypium.

Questa particolare fibra, che lascia sulla pelle una piacevole sensazione di freschezza, ha un comportamento anelastico, mentre la sua resistenza meccanica è influenzata dalla presenza dell’acqua.
Le fibre umide sono più tenaci di quelle secche.

Il cotone presenta buona stabilità all’aria, mentre a contatto con la fiamma brucia molto facilmente lasciando della cenere bianca.
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